sabato 25 luglio 2015

Oggi puzzo


Oggi puzzo. Sul serio, oggi puzzo di sudore, di solito il mio sudore non ha un odore così intenso, evidentemente fa molto caldo e devo aver mangiato qualcosa che ha influenzato il mio odore. Cosa diavolo è stato, mi sembra di aver mangiato come al solito, perchè non riesco ad individuare alcuna variazione nella mia dieta? Bah, oggi puzzo e basta. Dovrei farmi una doccia? Può darsi, anche perchè un po' d'acqua fredda mi donerebbe sollievo, ma prima devo finire una cosettina.
Siamo appena tornate, io e mia sorella, da casa di Annarita dove la micina Chloe (si chiama Chloe e la stessa persona che gli ha messo il nome si ostina a chiamarla Cleo, mah...) ormai si fa tranquillamente prendere in braccio e accarezzare. Quasi non sembra la stessa gattina che voleva staccare le dita alla sua nuova padroncina!
[Più tardi]
Mi sono fatta la doccia e ora non puzzo più, il che è rassicurante. Fra poco uscirò per andare a mangiare con la mia splendida famiglia (quindi Testa di Cocco esclusa) una bellissima brioche con il gelato. Loro sono andati a comprare una cosa, mi hanno detto di prepararmi quando il telefono che mi hanno lasciato sul tavolo suonerà, ma il telefono che mi hanno lasciato sul tavolo non solo si spegne a casaccio perchè ha la batteria che non tiene, ma non ha nemmeno al suo interno una carta sim, quindi mi chiedo proprio come faranno a contattarmi.
Infatti poco dopo sono arrivati a casa, mia sorella con la pizza, e io sono uscita a prendermi una bella brioche con il gelato. Yummy!
Comunque ora è tardi, sono le 22:25. Buonanotte e ad un'altra giornata miciosa, diario!

venerdì 24 luglio 2015

Caro diario + Breve storiella miciosa


Today is Hannibal day e fra poco guarderò la puntata, ne approfitto dell'attesa per scrivere un po' di diario così la pagina di oggi sarà un po' più lunga delle striminzite paginette piene di felicità dei giorni scorsi.
Lily si è messa a mangiare con grande appetito e a cercare di salire a tutti i costi sulle spalle di mio padre, che la ama tanto e la lascia fare, con il risultato che mentre mio padre era chinato a lavorare sulle piantine dell'orto, la micina osservava con fare indagatore l'operazione da sopra le sue spalle.
Vitali ha accettato perfettamente il collarino e, scusate se gratifico tanto il mio senso estetico, è un amore con quello addosso. 

Il caldo è ritornato, ma non è troppo intenso, sebbene ci sia un alto tasso di umidità nell'aria e questo lo faccia sentire molto. Comunque ho le forze necessarie per lavorare, scrivere, disegnare e quant'altro necessario, quindi va tutto bene, persino il caldo. E poi è piena estate, che volevo? Mica mi potevo aspettare che nevicasse, anche se... come faceva quella canzone? Le domeniche d'Agosto quanta neve che cadrà! Ok, chi l'ha scritta era un poco fumato, e non siamo neanche in Agosto, ma se nevicasse sarebbe favoloso. Ho già detto che amo il freddo molto più del caldo? Spero che piaccia anche ai miei mici, perchè mi auguro che arrivi il fresco (e poi il freddo) più presto possibile.
La tavoletta grafica nuova... con lei ho ancora qualche problema, perchè ho imparato che dovrei tenere il pennino e regolarmi con la pressione della punta come farei con una penna a sfera vera, ma non riesco a farlo senza pensarci e finisco sempre per impugnarla come un coltello (così come impugnavo la penna della tavoletta precedente) e quindi per avere un tratto troppo fine o troppo grosso, insomma senza riuscire ad ottenere la giusta differenza di sensibilità, anche se curiosamente funziona molto bene per colorare le immagini (mentre per fare le lineart fa schifo). Immagino dunque che quello che io debba fare sia allenarmi e allenarmi e allenarmi anche se è snervante. Stringiamo i denti e andiamo avanti, si può fare e sia mai che io fallisca in una mia impresa: io devo mangiarmi il mondo, se ho fame. Ok, forse no, forse se mangio il mondo ingrasso seriamente, ma ci siamo capiti, no?
(Umorismodaquattrosoldiumorismodaquattrosoldispiritodipatataumorismodaquattrosoldi)
Ora, così per passare il tempo, scriverò una breve storiella scema. Vediamo cosa viene fuori.

C'era una volta un gatto che non voleva mai mangiare il patè. E il patè era costoso.
I suoi nuovi padroncini, i quali lo avevano acquistato da un noto allevamento, non sapevano che cosa fare perchè si dicevano “se non mangia il patè di tonno, salmone e ostriche perlifere con le migliori verdure del regno, che è lo stesso che mangia il gatto del re, vuol dire che non mangerà mai nulla ed è destinato a morire”.
Sconsolati e ormai senza speranza, i due padroncini presero il gatto e lo portarono dal veterinario per farlo curare dalla sua malattia.
«Il vostro gatto non ha nulla» Disse il veterinario «È perfettamente in salute. Se non mangia è perchè fa i capricci» e rimandò i due indietro con il loro gatto, che nel frattempo era sempre più magro, con le costole di fuori.
Non appena furono a casa, decisero di uccidere il gatto per non farlo soffrire ancora, ma come avrebbero fatto? Non potevano dargli una pillola di cianuro, perchè se non mangiava il patè, come potevano sperare che ingoiasse del veleno? Decisero allora di buttarlo dalla finestra, perchè non sapevano che i gatti atterrano sempre in piedi e soprattutto perchè abitavano all'ottavo piano e anche un gatto che atterra in piedi può farsi male cadendo dall'ottavo piano, molto male cosicché essi avrebbero potuto portarlo dal veterinario per fargli fare l'eutanasia. Si, erano due padroni molto stupidi.
Allora presero il povero gatto, aprirono la finestra e lo lanciarono di sotto.
Essendo due padroni molto stupidi, non avevano calcolato che c'era una tenda da sole al piano di sotto a cui il gatto si sarebbe potuto aggrappare e così fu: il micio sguainò gli artigli, tese le zampe, afferrò la tenda da sole e si mise in salvo sul balcone dei vicini. I vicini avevano un canarino in gabbia e la gabbia era per ora, fortunatamente o sfortunatamente dipende dai punti di visti, appoggiata su un tavolino. Il gatto, affamatissimo, si slanciò sulla gabbia e quando l'ebbe rovesciata, con gran clangore di metallo, aprì la porticina con una sola zampata, infilò il magrissimo busto dentro e divorò l'ignaro canarino.
I due stupidi padroncini guardarono come impietriti la scena.
«Il nostro gatto è un killer» Dissero, e avevano ragione.
Da quel giorno diedero al gatto sempre prede vive (ed evitarono di guardare negli occhi i vicini) perchè erano due padroncini molto stupidi e non pensarono mai che magari potevano solo cambiare l'alimentazione del loro gatto con qualcosa più di suo gradimento senza spendere un sacco di soldi a comprare pulcini e topini.
Due mesi dopo ci fu una grande moria di gatti che si erano nutriti con il patè del re.
Qual'è la morale di questa storia? Oh, ce ne sono così tante... chiedete al vostro gatto e ve le saprà dire tutte.

Ecco qua. Spero che vi sia piaciuta. Ora vado a disegnare un po' (o meglio a colorare), magari più tardi continuo il diario.
[Più tardi]
L'odore dei pomodorini secchi si sparge nell'aria, una fragranza leggerissimamente pungente, ricca, salata, saporita. Se non avete mai assaggiato dei pomodori secchi, sappiate che sono un cibo delizioso, di quelli di cui ne mangerei sacchi interi, e mio padre sta usando l'essiccatore per prepararne le scorte invernali.
Ho visto la puntata di Hannibal di oggi, intitolata “The Great Red Dragon” e... oh. Oh. Ha qualcosa delle puntate della prima stagione, mischiato con un pizzico della seconda, e con personaggi nuovi, e con Alana che è diventata il boss delle torte, no cioè volevo dire il capo assoluto, cioè ha preso il posto di Frederick Chilton e ormai è lei che comanda all'ospedale psichiatrico di Baltimora, il che spiegherebbe perchè Hannibal ha una cella a cinque stelle con tre tavoli da disegno (io ne ho a malapena uno ed è quello su cui mangio).
E poi Richard Armitage, nelle vesti di Francis Dolarhyde, aka il Dragone Rosso, è stato fantastico, ha una recitazione fisicissima ed è il dragone del mulino che vorrei.
Quanto ai cani, perchè sono ricomparsi i cani, sono stata così felice di vederli! E questa è stata la puntata di oggi, riassunta in succo brevissimo, e sappiate che mi è piaciuta anche se con un po' di disappunto per via del fatto che hanno saltato a pié pari, oplà, tutta la parte del processo di Hannibal Lecter che sarebbe stata sicuramente una cosa favolosissima da vedere.
Ah, aggiornamento anche sulla gattina di Annarita, Chloe, la quale è finita nella colla per i topi ed è stata lavata da mia sorella perchè Annarita non sa fare niente da sola. Anna, imparati! Se stai leggendo questo diario (ma sono sicura che non lo stai leggendo perchè leggi poco) vedi di imparare di fare un po' di cose da sola! E non dare il latte al gatto, che non lo digerisce troppo bene, e non so che cosa cavolo le hai fatto per farti soffiare contro, che diamine, è una gattina di soli due mesi, mica un micio di strada malefico!
Mi sto lentissimamente abituando alla tavoletta grafica, ho finito di colorare un'altra pagina del fumetto Exoterism ma vorrei fare di più... hmm, l'odore dei pomodorini nell'aria! Così intenso, così fragrante! Il rassicurante suono di mio padre che gioca a Mario Kart nell'altra stanza, l'idea che Lily sta ricominciando ad ingrassare. Tutto è buon presagio, ora devo solo ricominciare a disegnare regolarmente perchè per scrivere sto scrivendo e siamo a buon punto con il Tomahawk del Wendigo, ormai diventato chiaramente un romanzo breve e non più un racconto, aggiungendo un po' di atmosfera e suspence dove serve. È un racconto leggermente atipico rispetto a quelli che scrivo di solito, ma non saprei definirne esattamente il perchè.
Ho visto delle strane immagini sparaflescianti su Tumblr, le ho guardate per due secondi nemmeno e mi hanno dato comunque una strana sensazione di ansia, lo scrivo qui e qui cerco di seppellire il loro ricordo perchè voglio dormire bene. Tumblr è uno di quei siti a cui non mi dovevo iscrivere, è pieno di immagini schifose e cose che non aiutano i miei saltuari stati d'ansia. Sto sudando, ma credo che sia colpa del caldo. Dovrò bere molto, berrò molto. Ecco, stato d'ansia già passato, ora mi prendo una bella tazzona d'acqua e non ci penso più, vado a giocare a Mario Kart con papà e la Mimma.
Cià cià diario bello!
A domani con un'altra giornata miciosa.

giovedì 23 luglio 2015

A parte i vermi intestinali, tutto è bellezza


Preoccupatissima per Lilletta, ho capito qual'è il problema: la nostra gattina ha i vermi. Ecco perchè è dimagrita così tanto! Ma allora non è anoressica (anche perchè mangia, solo che non mette ciccia su quelle povere costoline sporgenti che son brutte a vedersi perchè sembra un gatto del terzo mondo)
E sapete una cosa? Non è un problema. Non uno grosso almeno, perchè abbiamo immediatamente comprato un vermifugo e glielo abbiamo somministrato; al massimo sono felice perchè non ci sono problemi più gravi dietro la magrezza eccessiva della nostra piccina che deve essere solo sverminata, come capita a quasi tutti i micetti. Fiuu! Questo significa che dopo il trattamento ricomincerà a crescere con il giusto ritmo regolare e diventerà una micetta bellissima, il chè non può fare altro che rendermi felice.
Per il resto... la giornata di oggi è stata una bomba. Non una bomba cattiva, ovviamente, ma una bomba di allegria, un'esplosione di fatti fighi, un fuoco d'artificio di gratitudine verso il fato e verso le persone intorno a me (e me stessa) che hanno combinato queste ventiquattr'ore in modo che fossero perfette.
Innanzitutto c'è stato uno splendido acquazzone estivo, che ha diluito un poco quel caldo afoso che mi faceva stare male, poi siamo andati a fare “gatto-shopping” e abbiamo comprato due collarini (con motivo plaid, perchè sennò che fannibal siamo?) per Lilletta e Vitalino, i croccantini junior e il già citato vermifugo.
Ora Testa di Cocco sta dicendo un sacco di cose sceme e sta facendo versi di vomito, ma questo ovviamente non fa parte della bellezza della giornata, la sto appuntando solo per farvi capire che anche in giornate perfette succedono piccole punte di non-perfezione, che ci aiutano a vedere meglio, con più distacco, la bellezza dell'insieme.
Ma continuiamo con la lista: ho trovato un insetto stecco piccolissimo e verdissimo come un giubbino catarifrangente fluo, dopo averne cercato uno per tanto tempo, sulla calza di mia sorella e l'ho portato a casa, dunque ora possiedo anche un insetto stecco che ha già mangiato un bel pezzo di foglia di rovo, poi... domani mattina (o pomeriggio?) puntata di Hannibal nuova nuova, con inizio dell'arco del Dragone Rosso. E poi stasera è arrivata la signora Sgambetterra a Oppido ed ha portato un gatto ad Annarita! Si, era il gatto che abbiamo salvato noi, che per chissà quale scherzo del destino è tornata a vivere qui, a Oppido Mamertina, e la vedremo dunque tutti i giorni perchè è la micia della migliore amica (dopo di me, s'intende!) di mia sorella. Ok, sto scrivendo una pagina di diario scarnissima di dettagli, e sto tralasciando un mucchio di cose, ma ho poco tempo proprio perchè nella mia vita sta succedendo di tutto ed è bellissimo che accada.
Comunque: Annarita è riuscita a farsi soffiare contro da una micina docilissima dell'età di due mesi in mezzo minuto che ci allontaniamo da lei. Incredibile, vero? Ha un talento per farsi odiare dagli animali, dovrebbero studiarla, io ancora non capisco come faccia a... a... a fare abbaiare tutti i cani in maniera furibonda quando passa, a fare impazzire il suo cane che quando la vede si mette a ballare, a fare scappare tutti i gatti peggio di me e a farsi odiare da una gattina di due mesi, due, una cosa dolciosa sciropposa abituata a vivere con tre fratelli movimentati che la picchiano, due bambine e due cani in casa, dunque abituata a qualunque angheria, manipolazione, sopruso emotivo che si possa subire condividendo la casa con due bambine, tre fratelli più pesanti di te e due cani. Bello, vero? Per fortuna Annarita ci ha chiamato (Roooby! Il mio gatto mi guarda male... mi soffia...) e mia sorella ha messo tutto a posto facendo le fusa come la mamma farebbe per calmare i suoi piccoli e offrendo un regalo pacificatorio: dei croccantini Junior Migliorgatto (non mi pagano per fare la pubblicità, infatti non so ancora se sono buoni oppure no, vi saprò dire al più presto, appena i miei mici li provano) che la piccola ha annusato ed assaggiato poco prima di calmarsi e lasciarsi accarezzare. Per la cronaca: si, quando siamo ritornate a casa di Annarita non credevamo che lei si fosse davvero fatta odiare da un gatto di due mesi, ma quando ho visto con i miei occhi che la micina (che le figlie della signora Sgambetterra hanno chiamato Azzurra) si è messa a soffiare contro la sua presunta nuova padroncina, per poco non sbottavo a ridere.
Comunque: a cena ho mangiato pesce, che è una cosa buona e giusta. A pranzo tortellini, che è una cosa buona e giusta. Oggi le arance erano davvero ottime, che è anche questa una cosa buona e giusta, e papà ha comprato un mucchio di splendidi yogurt alla noce.
Lo so che mi dimentico di scrivere un milione di piccoli fatti che hanno reso questa giornata grandiosa, come il sole, il profumo dell'erba, le cicale che cantano, Lilletta che è stata più affettuosa che mai e altre cose così, ma sono le 21:55 e credo proprio che per me sia arrivato il momento di chiudere tutto e andare a dormire (ma prima mi faccio leggere da mia sorella un po' di “the Familiars” un libro teoricamente per bambini, praticamente tanto bello e con protagonista un gatto).
Come direbbe Hannibal in questa occasione “Bonsoir”.
E alla prossima miciosa puntata!

mercoledì 22 luglio 2015

Lilletta deve ingrassare

*Diario relativo alla giornata di ieri, portate pazienza...*

Buongiorno al latte col caffè (che non bevo)
buongiorno a questo sooooleee!
Glicemia a novantacinque per iniziare questa nuova splendida giornata, insieme con una tazzona di yogurt artigianale fatto da papà e condito con pezzi di noci e cioccolato. Yummy. Ieri un paio dei miei disegnini, due fanart di Hannibal, sono state abbastanza apprezzate in rete e una delle due è una fanart Hannibloom, il che mi rende soddisfatta, mentre nell'altra c'è Marlon, il figlio (nato morto nella serie, vivo in uno dei nostri GDR) di Margot e Will Graham.
Mi sono sbagliata sullo yogurt: guardando meglio mi sono accorta che dentro non ci sono noci, ma arachidi, e mi si serra la mascella dalla voglia di iniziare a mangiarlo perchè, ohhh, io amo le arachidi e il mio corpo reagisce così.
Mi sono comprata una nuova tavoletta grafica ed è bellissima, ma la penna è troppo sensibile e devo in qualche modo calibrarla o abituarmici perchè devo premere un sacco per avere un tratto spesso come dico io e non semi-invisibile.
Lilletta mi preoccupa: oggi ha vomitato, probabilmente perchè ha mangiato troppo pollo in una volta sola, ma per lei è pericoloso vomitare, magra com'è... deve assimilare, assimilare, assimilare!
Vitali, non appena ha visto il vomito della sorellina per terra, scandalizzatissimo è corso a coprirlo e ha seguito ovunque la micetta per coprire qualunque cosa intorno a lei, le buttava pure la terra nella buca che lei aveva creato come “toilette” prima che lei avesse il tempo di usarla, insomma le rompeva le scatole come una mamma fissata con la pulizia.
Mia sorella è meravigliosa. Così, giusto per dirlo: fa disegni meravigliosi ed è una persona meravigliosa. Ha anche le guance morbide.
Se Lilletta mangiasse, avrebbe pure lei le guance morbide, ma mangia poco e quindi è secca, non si fa neanche prendere in braccio e se la prendi in braccio senti due cose: le costole e le unghie.

lunedì 20 luglio 2015

Post brevissimo e felice


Fa caldo. Ho appena mangiato una brioche con il gelato. Ho visto Mad Max ed era favoloso. Fa caldo. Probabilmente ho la glicemia un po' alta. I gatti sono fighi.
Questa è la mia giornata.

domenica 19 luglio 2015

Breve puntata su una gatta su un albero


Caro diario, fa un caldo pazzesco e stamattina ho dimenticato di guardare il wrestling... ma la mia vita è comunque una cosa bellissima. I due micetti hanno passato incolumi la notte fuori e oggi sono ancora più coccolosi. Non ho ancora disegnato niente di nuovo, ci proverò più tardi, ma mi riposo tranquilla e studio il mondo, accumulando esperienza per quello che ancora deve accadere.
Stamattina, quando siamo arrivati in campagna, mio padre ci ha detto che uno dei due gatti si era perso (Lilletta) e noi ci siamo messi a cercarla ovunque, spaventati che si fosse persa davvero o che fosse annegata nel laghetto, o che Bobby l'avesse ammazzata... e invece no, lei per tutto il tempo ci ha guardati da sopra l'albero e quasi sogghignava quando ci siamo finalmente accorti di dov'era. Animalaccia bellissima.
Puntata cortissima, non ho voglia di scrivere, fa caldo.
Ma che caldo che fa...
Alla prossima miciosa puntata, ciao!

sabato 18 luglio 2015

I due gatti rossi

I micini sono finalmente stati portati giù in campagna, dove hanno guardato la cuccia che gli abbiamo costruito per quanto? Cinquanta secondi? E poi hanno eletto a loro dimora un buco in un albero... ed è meglio così, perchè è davvero ben riparato e il cane dei vicini, il mastodontico maremmano Bobby, non potrà prenderli (se mai gli venisse in mente di dare la caccia a due micini, ma ne dubito, manca di istinto venatorio e convive con i conigli).
Insomma, sembra che tutto vada bene, i micetti non si allontanano dal loro territorio e ad ogni segnale di pericolo si rifugiano nel cavo del tronco di ulivo che hanno eletto a dimora, ma per il resto sono dei gran giocherelloni, pulitissimi (stanotte non hanno fatto neanche un bisognino in terrazza, mi veniva da applaudire) e accettano anche di buon grado le coccole.
Iniziano a piacermi davvero, i gatti.
Comunque è stato stranissimo entrare in un supermercato e per la prima volta nella mia vita comprare un sacco di croccantini per gatti, è stata un'esperienza che, come uno schiaffo in faccia, mi ha aperto gli occhi su quello che stava succedendo: avevo due micini e indietro non si torna.
I gatti, poi, non sono affatto come si dice: sono degli eleganti, giocherelloni, stupendi predatori, per niente diffidenti, per niente difficili, hanno giocato con me e fra loro tutto il giorno, sono stati ubbidienti, puliti, per nulla capricciosi e assolutamente batuffolini adorabili e pucciosi, con movenze da tigre e occhioni da... da... beh, gli occhioni di un gattino somigliano solo agli occhioni di un gattino, non ho nulla con cui paragonarli.
A proposito, ora anche Annarita ne vuole uno! Quindi, se tutto va bene, tutti avremo almeno un gatto.
Ah, e mio padre li adora, gli piacciono gli animali e ha un debole per questi micini micuzzi.
Oddio, inizio davvero ad amare i gatti.
Basta conoscerli per innamorarsene (tranne che non abbiate incontrato il gatto più bastardo rompiscatole del circondario, in tal caso basta conoscerlo per volerlo prendere a calci, ma siamo civili e non lo facciamo).
E va bene, e ora vado a giocare alla Wii e mi godo la vita. Dico grazie, ma non so bene a chi. E a domani per una puntata (probabilmente ancora più corta) tutta nuova di questo micioso diario!


venerdì 17 luglio 2015

Ho ufficialmente due gatti


C'è da non credersi che oggi sia un Venerdì 17. Oh, si sa: i Venerdì 17 dovrebbero essere pieni di ogni sorta di sfiga, no? E gatti neri anche, soprattutto gatti neri.
Bene, non abbiamo avuto né sfighe né gatti neri, ma solo mici di colore rosso e fortune grandi come casi. La puntata di oggi di Hannibal, Digestivo? Stratomitica. Giuro, stratomitica, ho amato tutti i personaggi, ho amato pure le morti dei personaggi che sono morti e ho amato la sopravvivenza dei personaggi sopravvissuti. Intensa da batticuore. Stratomitica e non ho altri aggettivi, o forse ce li ho, ma sono le nove di sera e devo stringere, stringere se voglio raccontarvi cosa è successo nella mia giornata reale (perchè se volete guardarvi la puntata numero 7 di Hannibal ve la guardate e non venite a cercare un review da me, almeno vi sciogliete un po' anche voi nella perfezione).
Allora, ore 7:30, è il momento di andare a prendere iiiiii gattiiiii!
Partiamo, telefoniamo alla signorina Sgambetterra (che però purtroppo non può venire, infatti andiamo a casa di sua madre) e ci permettono di scegliere completamente come vogliamo noi due dei quattro gattini presenti. Che cosa facciamo? Poichè una certa bambina, nonché la signora stessa (non Consuelo, la sua mamma) amano tanto quella tricolore mentre io volevo dei gatti rossi. Così cosa abbiamo fatto? Abbiamo preso due micini, un maschietto e una femminuccia, tutti rossi con leggera tigratura. Ma quanto sono adorabili? Ora sono a casa, per stanotte rimarranno “ingabbiettati” nel terrazzino, domani li porteremo nel loro grande regno, all'orto.
Adesso, da pochissimo, hanno mangiato un bel pezzetto di cibo per gatti e ora sono già a nanna.
Allora... abbiamo deciso di chiamarli Lily e Vitali. Vitali è la tigre animata che compare nel film Madagascar 3 (che credo avesse un sottotitolo, ma non ne sono sicura) il cui talento era quello di saltare nei cerchi e di riuscire a passare in cerchi sempre più piccoli, sempre più piccoli, sempre più piccoli, che è quello che ha cercato di fare il nostro gatto uscendo dal buco della scatola da scarpe nella quale lo abbiamo trasportato, graffiando pure l'indice di mia sorella con l'inconsapevole ferocia di una (inconsapevole) tigre. E poi è rosso tigrato, quindi abbiamo optato per Vitali.
Quanto a Lily, è perchè è rossa con gli occhi verdi, come la mamma di Harry Potter, ed essendo pure tanto dolce abbiamo optato per un nome che sembrava perfetto per lei.
Sento già che inizio ad amare i gatti. È un buon inizio.
Allora buonanotte e a domani con una nuova miciosa puntata!

giovedì 16 luglio 2015

Domani gatti


Caro diario, sono ormai diversi giorni che non scrivo più nulla su di te (non più nulla in generale, anzi, sto finendo un'altra storia con mia sorella e un pochinino siamo andati avanti anche con il Tomahawk del Wendigo) perchè questi sono stati giorni caldissimi e intensi.
Fra la cancellazione di Hannibal (si, l'NBC non concederà una quarta stagione a questo show, panico totale e scompiglio su twitter) e le cose che abbiamo dovuto fare per tenere alti i Nielsen Rank della serie, fra gli art trade, le storie da scrivere, le commission da fare, andare al mare a rosolarsi come polletti arrosto, vedere film, leggere libri, come potevo anche trovare il tempo di scrivere questo diario? Ok, ok, lo ammetto: ho anche giocato un sacco alla Wii con mia sorella e mio padre, ma dovevo svagarmi un po', giusto? E faceva caldo, caldissimo, quindi ci siamo chiusi nella stanza, completamente al buio, e abbiamo fatto le gare con Mario Kart.
Ah, e abbiamo visto anche Bolt, un film della Disney Pixar che mi è piaciuto tantissimo, pieno di azione e soprattutto con protagonista un cane, Bolt appunto, co-protagonistato dalla gatta nera Mittens, l'unica micia che non mi ha ancora fatto venire voglia di mollarle una scarpa sui denti, anche se effettivamente durante la prima parte del film le avrei rifilato volentieri qualche bel calcetto dritto dritto sul suo sedere scuro e peloso. Ad ogni modo, Bolt mi ha fatto piangere più di Hachiko, un'altro film, questa volta non animato, che ho visto in questi giorni e che è stato sicuramente molto bello e ben girato, ma non mi ha fatto sentire lo “spirito del cane”: era troppo distaccato, il protagonista avrebbe dovuto essere esplorato di più nella sua pura caninità, nella sua capacità di essere quell'animale perfetto da cui tutti dovremmo imparare, e invece si è scelto di fare risaltare di più la sua parte eroica di samurai solitario, una parte certamente importante ai fini della trama, ma che non mi ha permesso di godere appieno proprio dell'eroicità del cane, mentre Bolt mi ha fatto versare qualche lacrimuccia; c'è pure da dire che non mi commuovo facilmente per i film tristi (e Hachiko non è triste, è peggio), mentre i film belli mi mettono le lacrime agli occhi già dalla scena di apertura e io avevo già gli occhi lucidi alla scena di apertura di Bolt, che non era commuovente nel senso classico del termine perchè era l'adozione del cane protagonista subito seguita da una scena d'azione in cui si combattono i criminali. Ecco, io piangevo per la bellezza di quelle scene, mentre Hachiko mi ha davvero colpita solo alla fine (e un po' all'inizio mi ha fatto fare “Awww!” perchè i cuccioli di Akita sono qualcosa di super).
Comunque sono tutti e due film che vi consiglio, anche se Bolt di più, perchè se amate i cani oppure li avete anche solo simpatici, sono un must da vedere (e rivedere nel caso di Bolt, perchè mi venga voglia di rivedere Hachiko mi ci vorrà un po' di tempo) per commuoversi, esultare, sorridere e ammirare un po' di regia fatta come si deve.
L'altroieri (o anche prima) LadyDarknessObscure mi ha detto che mi verrà a trovare nel mio minuscolo, non troppo bello, ma anche meraviglioso, ma anche decadente, ma anche il posto più bello del mondo, paesino. Ora, sono felice, eccitata e in attesa anche se non verrà quest'anno (almeno credo), ma l'Estate prossima (anche se gli ho consigliato di venire a trovarmi a Settembre).
Oh, ho anche notato che quando scrivo il diario ci infilo un sacco di parentesi tonde: vi posso giurare che nelle storie che scrivo non le uso proprio, quindi tollerate lo stile iperparentesizzato con cui scrivo delle mie giornate, per favore. Oppure, se proprio sono intollerabili, ditemelo e cercherò (probabilmente senza riuscirci) ad usarne di meno.
Chiusa parentesi.
Ma eccomi qui finalmente, promettendo di rifarmi con una puntata di diario lunga un po' più del normale, perchè devo anticipare qualcosa che succederà domani e che mi renderà felice: avremo non UN gatto, ma DUE gatti.
Perchè? Perchè la signora Sgambetterra, la donna di buon cuore e gran passione per gli animali che ci ha permesso di far sopravvivere il gattino che avevamo trovato, non può tenere tutti i micini nati dalla cucciolata e quindi li deve dare via. Mio padre, che è non solo un sant'uomo, ma anche un amante degli animali con tanto tanto tanto amore da dare, sapete che dice? Ma si, prendiamone due.
Perchè è vero che dove mangia uno possono mangiare due.
E allora pronti via, venerdì (cioè domani) andremo a prendere i micini finalmente svezzati, così ne avremo una bianca pezzata ed uno rosso. Ho sempre voluto un gatto rosso, anche se quelli grigi sono la mia passione... cioè, se ho mai pensato di avere un gatto, perchè sapete benissimo che i cani sono la mia passione.
Comunque non sto più nella pelle! È favoloso!
Oggi il mondo mi sorride: persino le opere d'arte su Deviantart mi danno un brivido alla bocca dello stomaco per quanto sono belle.
E mio padre, svegliandomi questa mattina, mi ha annunciato con un radioso sorriso che ha finito di costruire la cuccia per i micini, tutta in legno, fatta con un pezzo di formica per tetto e cassette della frutta per i lati, ricoperta di telo di plastica per impermeabizzarla (provata, un secchio d'acqua rovesciato sopra e neanche una goccia dentro).

 Oh, ma cosa è mio padre? Il re del fai-da-te, sicuramente. Un cuoco sopraffino? Anche, anche quello. Coinnosseur di piante e agricoltura? Direi, visto che è laureato in quello. Ah, cos'altro? Si: il miglior padre del mondo. A volte penso di ringraziarlo poco per tutto quello che fa per me, per la sua capacità di farmi credere all'inizio che una cosa sia impossibile, come per alzare la mia determinazione nel realizzare quella cosa, e poi, improvvisamente, fare più di quanto gli è dovuto e lottare lì al mio fianco, con determinazione dieci volte superiore alla mia, per regalarmi tutto quello che voglio.
La vita è molto più bella con una padre così, uno che costruisce cucce per gatti, che sta iniziando a valutare l'idea di prendere due cani invece di uno soltanto, che mi guarda sorridendo ogni volta che dico di voler comprare una tarantola, che mi invoglia a comprare le migliori tavolette grafiche (anche se non mi servono e non gliela darò vinta, ehm, forse... forse NON comprerò tavolette grafiche costose).
Ma ritorniamo all'argomento gatti.
Gatti gatti gatti. Non è che amo immensamente i gatti, non è che è mai stata la mia grande idea, avere un gatto, anche se ricordo un periodo in cui da bambina ne volevo uno... però la possibilità di avere un gatto mi piace seriamente perchp gli animali mi piacciono tutti e un gatto sembra un toccolino più collaborativo di una tarantola o di un ragno lupo o di una mantide religiosa; anche se so come comportarmi con una tarantola/ragno lupo/mantide religiosa e non con un gatto.
I gatti mi hanno sempre odiata, scappano quando mi vedono e forse è questo il motivo alla base del mio non immenso amore verso questi animali, che pure ammiro per le loro forme flessuose, per le loro capacità fisiche (no, dico, ma avete visto quanto riesce a saltare in alto un gatto?) e per il loro fiero sguardo predatore. A proposito di fiero sguardo predatore: vi siete mai soffermati a confrontare le confezioni di mangime per cani e quelli per gatti? Sulle confezioni di mangime per cani vedete sempre stampato il faccione di un cane sorridente oppure un cane che corre, la faccia e il corpo che sprizzano felicità, e solo raramente avrete sul saccone/lattina di cibo un cane in posa seria, insomma, di solito basta guardare una confezione di mangime canino per mettersi a sorridere felici del mondo in rimando all'immagine dell'amico peloso stampato. Con le confezioni di cibo per gatti no, quasi mai (dico quasi perchè l'ho cercata ed esiste, eh! Esiste la confezione con il gatto sorridente) c'è un micio felice, nel 99,9% dei casi il gatto è serissimo o con una fabbia che ispira rabbia, predazione, distruzione, malignità. I gatti con le pupille dilatate sono pucciosissimi? Si, bene, allora mettiamo in copertina un gattaccio a pelo lungo con il muso piatto e le pupille ristrette a fessure, con la faccia più arrabbiata che riusciamo a trovare. I micini piccoli sono carini? Bene, sbattiamoci in copertina un predatore al massimo del suo aspetto aggressivo.
Le confezioni per cani sono tutte colorate con diecimila colori allegri e c'è il cane sorridente del mezzo? Facciamo quelle per gatti blu o argento, con scritte cose tipo “solo i migliori filetti di tonno più superselezionatissimi che non li diamo neanche ai miliardari” e tu cosa capisci da queste scatolette?
Che se compri un cane ti compri uno straccione, ma almeno è sempre felice, e se ti compri un gatto fai prima a comprarti una Ferrari.
Giusto per farvelo vedere con i vostri occhi, ecco una piccola comparazione montata in fretta e furia da schifo, però almeno rende l'idea:
Poi, nella realtà, il mantenimento di un cane costa più di quello di un gatto, ma quelli son dettagli: comunque l'antipatia per i gatti (beh, tranne che tu non sia un'appassionato del genere) ti è già partita a mille.
E quindi iniziamo con questa avventura miciosa anche noi, cercando di sfatare lo stereotipo che noi stessi ci siamo fatti, ma soprattutto cercando il predatore vero sotto la superficie pelosa: ci servono due ottimi piccoli cacciatori che ammazzino i topi che danneggiano le nostre colture giù all'orto. Funzionerà? Lo speriamo.
Avremo due gatti, un maschietto e una femminuccia, uno rosso e una pezzata tricolore (e lo sapevate che i gatti tricolore possono essere solo femmine?).
Dobbiamo comprare un collare antipulci, ordunque! Dobbiamo... sigh... spendere del denaro per dei vili gatti. Ugh. Agh.
Scusatemi, ma non sono ancora abbastanza affezionata a queste bestie.
Lo so che succederà, però. Me lo sento. Deve succedere.
Succederà e voi ne sarete testimoni: io amerò i gatti.
A proposito! Ricordate una cosa che scrissi un bel po' di tempo fa proprio su questo diario?
Comunque: già abbiamo un ragno e un pipistrello. In campagna cresciamo rospi fin da girini e ci facciamo le selfie con gli adulti, fra cui alcune delle femmine più grosse che abbia mai visto. Il serpente... ci abbiamo pensato e prima o poi ne avremo uno. Aggiungiamoci un gatto nero e la frittata sarà completa: oplà, siamo delle streghe!”
Ecco, i gatti non saranno neri, ma conteranno pur qualcosa, no? E poi si sa che i gatti sono come le ciliegie (no, in realta i Cavalier King Charles Spaniel sono come le ciliegie, ma soprassediamo) e alla fine ci ritroveremo ad averne un mucchio, fra cui uno nero si troverà.
E se non si troverà, vorrà dire che saremo le uniche streghe al mondo con un gatto bianco e un gatto rosso. Ecco.
Si, ci teniamo abbastanza ad essere streghe: siamo già le atee strambe del paese, non sarebbe fico aggiungere un pizzico di paura e mistero passando per streghe? Me ne andrei volentieri in giro con un pitone attorno al collo se non fosse che per allevare un pitone dovrei dargli da mangiare topolini e per dargli da mangiare topolini dovrei comprarli e per comprarli dovrei avere a disposizione un negozio di animali e non ci sono negozi di animali a Oppido Mamertina e mi sembra poco o nulla pratico aprire un allevamento di sorci per avere un serpente quando posso avere un mucchio di altri animali più facili da allevare.
E avrò due gatti.
Annarita forse ne avrà un altro, dobbiamo ancora vedere bene come si mette la situazione, sempre dalla cucciolata di micetti tutti rossi della signora Sgambetterra (che per qualche motivo mi vien sempre da chiamare “signorina” anche se ha due figlie... bah).
Per ora sto leggendo Inheritance, il libro scritto da Christopher Paolini, l'ultimo della saga di Eragon... o meglio, lo sto ri-leggendo perchè l'ho già fatto, ma troppo tempo fa, dunque è necessario dare una ripassata. I libri sono sempre meglio, quando li rileggi, tranne quelle rare volte che sono proprio libri schifosi e allora li rileggi e ti sembrano peggio. Scrivere un libro, completarlo fino in fondo e pubblicarlo mi renderebbe felice, ma è pure vero che se non mi ci metto d'impegno non finisco un tubo e ora come ora non mi ci sto mettendo d'impegno granchè.
Vabbuò.
Mi metterò d'impegno per lavorare un po' su Exoterism, il mio fumetto, finirò un libro, avrò due gatti e tutto nella vita andrà bene. Amirite?
Rait.
Ciao a tutti, ad una prossima miciosa puntata, che se rimango troppo tempo a scrivere sul diario non divento famosa!

martedì 14 luglio 2015

Mermael Crawford



Nome: Mermael Crawford
Soprannomi: Lunghicapelli, Il Principe Sfortunato
Sesso: Maschio
Specie: Merfolk comune (Maregens vulgaris majestic)
Provenienza: Oceano Pacifico
Compare in: Il Ciclo dei Marini, le fanfiction di Gabrielasangel per l'Hannibal Marine AU

Quarto figlio della coppia reale composta da Jack e Phyllis, Mermael nasce prima di Gadus e dopo di Irideo. Ha le squame delle coda blu, con qualche sfumatura rosea, gli occhi azzurri e i capelli neri, che porta lunghi ed acconciati in una tradizionale treccia che gli ha valso il soprannome di “Lunghicapelli” (Longhair) nonché la dedica di una delle meno celebri canzoni del bardo Rafelii, “I capelli neri”.
Fin da piccolo dimostra di essere terribilmente sfortunato, anche se non è particolarmente vivace e non vuole proprio finire nei guai: viene inseguito da due cernie senza alcuna ragione apparente, si siede in posti colonizzati da ricci di mare, la sua aiuola (e solo la sua) viene devastata da banchi di pesci brucatori che lasciano intatto il resto del giardino. I suoi fratelli cercano di proteggerlo, ma il piccolo, sempre all'erta, finisce sempre e comunque per essere perseguitato da qualunque creatura vivente e gli capita persino di dire la cosa sbagliata di fronte allo stregone del mare Hannibal, la prima volta che si incontrano, avendo come risultato di prendere un sacco di botte.
Mermael ama giocare a nascondino fra i coralli, osservare il modo in cui la luce si riflette sulle schiene dei pesci e sui gusci lucenti delle lumache marine, il nuoto delle seppie e le contrazioni lente e pigre delle meduse, il camminare lento ed in file ordinate delle aragoste; egli è un osservatore attento e un ascoltatore eccezionale, ma non è avventuroso: ama il mondo fintanto che non è pericoloso. Inoltre è vero che sa ascoltare, ma non è neppure straordinariamente intelligente e per lui è difficile elaborare piani o prendere decisioni in fretta.
Sebbene raramente gli squali attacchino un tritone o una sirena, Mermael non ha mai voluto vederne uno, neppure da lontano, e gli stregoni del mare lo terrorizzano a morte, probabilmente perchè da piccolo fu picchiato da uno di loro e questo lo segnò traumaticamente.
Anche se non è né il più intelligente, né il più bello o il più prestante, dei fratelli, Mermael è fra loro quello che ha avuto la relazione amorosa più precoce: incontra, all'età di quindici anni, una sirena sua coetanea, dalla coda bruna, di nome Ailees, che lo affascina con i suoi modi cordiali e con la sua voce cristallina. I due cominciano a frequentarsi di nascosto dai loro genitori, ma spesso il principe deve rimanere a casa per badare ai suoi fratellini più piccoli quando i maggiori ed il padre sono fuori per impegni di lavoro, così per poter comunicare con la sua amata egli adopera il talento di uno dei servitori più importanti del palazzo, una sirena di nome Ellie, la quale possiede un'eccezionale capacità di tenere a mente le parole e celare i segreti.
La povera Ellie è costretta così a nuotare avanti e indietro dalla casa di Ailees per permettere ai due amati di avere conversazioni, come una sorta di lento servizio di SMS, e deve perfino riferire frase per frase le parole del primo litigio fra i due, quando Ailees accusò Mermael di non curarsi abbastanza di lei per venire a trovarla di persona.
Purtroppo Mermael non potè mai più incontrarsi fisicamente con la sua amata, perchè ritenuto troppo giovane da suo padre per avere una relazione sentimentale, e questo amore a distanza con la bella sirenetta dalla coda bruna fu destinato, ahimè, a spezzarsi ed essere dunque non solo la relazione più precoce mai avuta da uno dei principi, ma anche la più breve.
Tuttavia Mermael, avendo sperimentato la bravura della messaggera Ellie nel portare messaggi, la adoperò in seguito anche per comunicare con i suoi amici riguardo a qualunque tipo di “incontro segreto” e ben presto anche i suoi fratelli presero questa stessa abitudine di usare la ragazza (dietro adeguato compenso, ovviamente) per portare brevi messaggi ai propri compagni e persino, anche se più raramente, ai conoscenti che dovevano essere invitati alle feste.
Poco dopola sua rottura con Ailees, Mermael incontrò un tritone dai capelli bruni e la coda argentea, il noto bardo Rafelii, che vide in lui, o meglio nei suoi capelli, l'ispirazione per una ballata che compose in trenta giorni e che considerò una delle migliori della sua vita, nonostante ebbe un successo davvero blando.
Ecco alcune strofe della ballata, liberamente tradotte dal marinese:
Fluenti, fluenti, fluenti
Capelli al vento come alghe nuove
Brillano come l'ondulata superficie del mare
Belli e leggeri come pinne di bimbo
Scuri come la lucida conchiglia

Fluenti, fluenti, fluenti
Intrappolati fra le loro spire
In una treccia la loro libertà finisce
Su se stessi avvoltolati come serpenti marini
Ma non la loro bellezza svanisce”

Curiosità:
-Il suo nome è quello più comune fra i tritoni di tutto il mondo perchè chiamare il proprio figlio “Mermael” è considerato di buon auspicio
- Tutti i suoi fratelli, per dimostrare il proprio lutto, si tagliarono i capelli dopo la dipartita della madre, ma a lui fu permesso di lasciarli lunghi perchè Phyllis aveva sempre apprezzato la bellezza delle chiome del figlio e gli aveva fatto promettere di non tagliarsi mai la treccia
- Come quella di suo fratello maggiore Glasamael, anche la coda di Mermael somiglia a quella di un Odonus Niger, il “Balestra Nero”
- Il suo fratello preferito è Glasamael, il primogenito

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